I colori sono indissolubilmente legati alla luce: infatti la percezione dei diversi colori nasce dalle risposte che il nostro cervello da ai segnali nervosi che vengono inviati da fotorecettori nella retina dei nostri occhi, quando essi assorbono le radiazioni elettromagnetiche di determinate e diverse lunghezze d'onda e intensità della luce.

Dunque, perchè il cielo è blu/azzurro? Le radiazioni della luce rossa, ad esempio, hanno un'ampia lunghezza d'onda, e tendono a "scavalcare" le molecole dei gas atmosferici che formano l'aria; questo non accade con la luce blu, che ha una lunghezza d'onda minore e quindi interagisce con tali molecole, che la riflettono nel cielo che dunque ci appare blu.


La stella emette su tutte le frequenze della luce, quindi il suo "colore" dipende dalla temperatura di emissione, maggiore è la temperatura, minore è la lunghezza d'onda corrispondente al massimo dell'emissione, e come abbiiamo già detto le radiazioni ottiche di lunghezza minore sono proprio quelle blu.
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Bellatrix della Costellazione di Orione |

Concludiamo con un altro uso domestico e, fino a pochi anni fa innovativo, della luce blu: parliamo della tecnologia del Blu-Ray Disc, un supporto ottico proposto dalla Sony nel 2002 come evoluzione del DVD per la televisione ad alta definizione.
Grazie all'utilizzo per la lettura e la scrittura di un laser a luce blu (405 nm), di lunghezza d'onda più corta rispetto al CD (720 nm) ed al DVD (650 nm), il Blu-ray riesce a contenere fino a 200 GB di dati, quasi 40 volte di più rispetto ad un DVD, e permette così una maggiore definizione e qualità del video.
Il primo apparecchio ad aver utilizzato commercialmente questa tecnologia, per la riproduzione, fu la PlayStation 3.

Sitografia: wikipedia.it, didatticarte.it, vialattea.net
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